Contrastare la povertà
Il 17 ottobre – Giornata Mondiale contro la Povertà indetta dall'Onu – rappresenta l'occasione per richiamare l'attenzione sulla situazione di quanti in Italia e nel mondo vivono oggi in condizioni di esclusione, disagio e mancanza delle elementari risorse per vedere rispettati i diritti ad una vita dignitosa. Nonostante l'ottimistica dichiarazione della Banca Mondiale - che in questi giorni ha diffuso la notizia che meno di una persona su dieci, quest'anno per la prima volta, vivrà con meno di 1,9 dollari al giorno - la povertà è una condizione legata a diseguaglianza ed esclusione per milioni e milioni di persone e di famiglie, anche nei paesi più ricchi.
- Da giugno 2014 a giugno 2015 altre 30mila persone sono entrate nel bacino dei deboli in Italia: complessivamente, adesso, si tratta di 9 milioni e 246 mila soggetti in difficoltà. Ai “semplici” disoccupati vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi. (fonte: Unimpresa- ottobre 2015)
http://www.unimpresa.it/crisi-unimpresa-a-rischio-poverta-92-milioni-di-italiani/11252
- Tra il 2008 e il 2014 il reddito disponibile delle famiglie italiane è diminuito in termini reali del 9%; a fronte di tale contrazione, le famiglie hanno aumentato i consumi dell’1%. Durante la crisi le risorse a disposizione delle famiglie sono diminuite; le banche hanno operato una restrizione all’offerta di credito, soprattutto per le famiglie più povere e maggiormente esposte alla volatilità del reddito. Dall’analisi emerge l’esistenza di una rete informale di sostegno alle famiglie in difficoltà: la quota di famiglie che hanno ricevuto aiuto da conoscenti era pari al 3,9 % in media nel biennio 2006-08, per poi aumentare al 4,5 % durante la crisi. La sua rilevanza non è trascurabile in termini macroeconomici. Il ricorso all’aiuto di parenti o amici è il segnale di una condizione di elevata fragilità finanziaria: può fornire un supporto alle famiglie in particolare difficoltà, contribuire al pagamento degli arretrati delle bollette e del pagamento dei prestiti, ma non copre del tutto le necessità. Le famiglie che chiedono aiuto a parenti o amici sono quindi particolarmente fragili. Ciò si riflette sulla crescita economica attraverso minori consumi, ma anche sulla stabilità finanziaria, considerando che la quota di famiglie indebitate e vulnerabili tra queste è superiore a quella media della popolazione. (fonte: Banca d'Italia- settembre 2015)
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/qef/2015-0291/index.html
- Nel nostro paese gli ultimi dati Istat parlano ancora di oltre 4 milioni di poveri assoluti e nei centri Caritas crescono le richieste di aiuti economici e materiali, insieme al bisogno di ascolto.
Le ragioni ultime delle troppe iniquità che affliggono sono certamente molteplici, ma tutte riconducibili a un’unica parola: esclusione, in tutte le sue forme: esclusione dalla terra, dal reddito, dal lavoro, dal salario, dalla vita, dalla cittadinanza. (fonte: Caritas, Rapporto sulle politiche contro la povertà in Italia, settembre 2015)
http://s2ew.caritasitaliana.it/materiali/Pubblicazioni/libri_2015/Rapporto_politiche_poverta/Caritas_rapporto_politiche_poverta2015.pdf
- La lunga recessione da cui il nostro Paese sembra finalmente uscito ha profondamente modificato la situazione sociale del paese, in particolare per quanto riguarda la geografia delle diseguaglianze e della povertà economica.
La contrazione del reddito che le famiglie italiane hanno sperimentato non è stata infatti omogenea tra la popolazione ma ha, al contrario, colpito alcune categorie sociali molto più di altre (fonte: Rapporto annuale Inps – luglio 2015) http://www.inps.it/docallegati/News/Documents/Inps_RA_2014.pdf
- Nel 2014, 1 milione e 470 mila famiglie (5,7% di quelle residenti) è in condizione di povertà assoluta, per un totale di 4 milioni 102 mila persone (6,8% della popolazione residente). (fonte: Istat, La povertà in Italia- 15 luglio 2015)
http://www.istat.it/it/archivio/164869
Installazione realizzata nell'Edicola Caritas a Expo 2015
«La superficie a terra rappresenta l'intera popolazione umana e le monete rappresentano la ricchezza posseduta. La torre centrale rappresenta l'1% della superficie e tuttavia contiene il 50% delle monete. Ai piedi della torre, un quadrato – che rappresenta il 20% della superficie – contiene il 94% delle monete. Nel restante 80% della superficie sono contenute solo il 6% delle monete. L'installazione rappresenta la realtà della distribuzione della ricchezza fra la popolazione del pianeta e rende evidente la diseguaglianza che ne consegue: l'1% della popolazione umana detiene oggi il 50% della ricchezza presente sul pianeta. Il solo 20% della popolazione detiene ben il 94% di tutta la ricchezza e l'80% dispone della minima quota del 6%.
Appuntamenti
Settimana contro la povertà 2015 – Le iniziative a Brescia